Invece del pronome informale di seconda persona "tú", il "voseo" o l'uso della parola "vos" sono più comunemente impiegati in Argentina e in altri Paesi dell'America Latina per dare del tu a qualcuno. Attraverso degli esempi, Carlos e Cyndy ci dimostrano come le stesse idee sarebbero espresse usando ciascuno di questi pronomi.

La Professoressa Maria insegna ai suoi studenti i nomi di vari negozi ed edifici pubblici includendo anche i prodotti che è possibile comprare o le attività da poter svolgere.

Natalia ci insegna i nomi di molti capi d'abbigliamento femminili.

In questo video Carlos ci spiega come coniugare all'imperfetto i verbi regolari appartenenti alle tre desinenze -are, -ere, -ire, così come alcuni verbi irregolari, tra i più usati.

Rosa c'insegna a riciclare scegliendo il contenitore più adatto a ogni tipo di rifiuto.

Per proteggere il nostro ambiente, Rosa Chaparro ci dà dei consigli molto utili sulle "tre erre": ridurre, riutilizzare, riciclare.

Graciela ci insegna come preparare le "carimañolas", piatto tipico colombiano a base di yucca.

Rosa ci racconta un'interessante leggenda e alcuni fatti storici su Fuente de Piedra, un affascinante paese nella provincia di Malaga, Spagna.

Carlos ci spiega le situazioni in cui dovrebbe essere utilizzato il passato prossimo.

Per il suo corso di spagnolo super intensivo, Ivonne viene accolta da Silvia, la quale le spiega un po' il programma dell'Aula Blu.

In questo nuovo episodio, Cleer intervista sua cugina. Lila ci racconterà degli aneddoti interessanti sulla sua vita e sui suoi viaggi.

Il passato prossimo in spagnolo è usato quando un'azione del passato avviene durante un periodo di tempo che non si è ancora concluso. Carlos ci spiega molto chiaramente come si forma questo tempo composto dandoci numerosi esempi.

Carlos ci spiega la varietà di significati che il verbo "tocar" può avere in spagnolo a seconda del contesto.

L'insegnante termina la serie spiegando e dimostrando la differenza tra i verbi "parecer" (sembrare) e "parecerse" (somigliare).

L'insegnante continua a coniugare il verbo riflessivo, "parecerse" (somigliare) o "parecerse a" (assomigliare), nelle varie persone grammaticali.