Mentre Laura e Morena parlano della relazione di quest'ultima con Yago, Gandel comincia a preoccuparsi per Yago chiedendosi dove sia andato a finire.

Angelica chiede a Bernardo di informarsi bene la prossima volta prima di darle false informazioni per evitare brutte figure. Intanto Milagros capisce una volta per tutte perché Ivo ha avuto questa strana reazione.

Mentre Melina si occupa delle ferite di Yago, Roberto affonda le sue preoccupazioni nell'alcol.

La festa viene ufficialmente annunciata e intanto Bobby cerca di avere dei consigli in amore dal suo amico Ivo che sembra non capire il suo problema.

Yago non è nato per stare dietro le sbarre. Chi verrà a liberarlo?

Mentre Rocky aspetta ansioso di sapere se verrà licenziato o meno, la ragazza di Damian si trova in casa e sembra avere relazioni con più persone allo stesso tempo.

Morena va in prigione a trovare Yago per cercare di calmarlo. Al commissariato non c'è verso di tirarlo fuori... Che soluzione troverà per liberarlo?"

Victoria e Luisa vogliono sapere le ragioni per le quali Morgan è stato licenziato, mentre Mili racconta a Lina quello che è successo con il regalo che le aveva dato Ivo.

Melina interrompe una discussione tra Aldo e Lucio, i suoi due amanti, mentre Gardel chiama a casa per chiedere a Lucio di aiutarlo a scarcerare Yago.

È arrivata l'ora della partenza di Morgan e tutti sono tristi. La signorina Victoria, ignorando il destino del suo leale autista, trama una trappola per il suo amante misterioso.

Elena e Aldo hanno un'accesa discussione mentre Gardel va a trovare Yago in prigione, il quale è disperato.

Mentre Felipe Urrutia è a tanto così dal conoscere Amalia Durango, l'agente Suàrez è alle sue calcagna.

Mentre Laura e Morena parlano di Tomás, Gardel cerca di tirare fuori Yago dalla prigione.

Mentre Milagros discute con Federico sulla possibilità di poter rimanere nella casa, il resto del personale è sconvolto per la notizia del licenziamento di Rocky.

Jaime e Ramiro hanno finalmente una pista concreta da seguire per arrivare a Pierre Bernard.